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- Il sito: Scopi e Istruzioni... per l'uso -

     Si tratta di un modesto sito di servizio in divenire. In parte vuole dare informazioni pratiche molto semplici, che non per niente ho chiamato "terra terra".

     Nella 1^ pagina -"Home"- trovate gli orari di ambulatorio, con eventuali (eccezionali) momentanee variazioni, insieme con avvisi e segnalazioni dei (frequenti) turni prefestivi e festivi di apertura dello studio. Inoltre, sempre nella stessa pagina, i mezzi per navigare in ogni sezione del sito, con, in fondo, l'elenco in divenire delle "Domande -di una mamma immaginaria- & -delle relative- Risposte", riferibili, le une e le altre, a problemi di comune interesse generale.

     I contenuti di alcune pagine -parte di quelle iniziali, in sostanza- corrispondono ai documenti "pdf" scaricabili dalla barra sinistra che compare in ogni pagina. La non perfetta corrispondenza tra alcune parti delle due versioni si spiega col fatto che i documenti scaricabili datano ormai da alcuni anni, ed era praticamente impossibile modificare tutto già subito in partenza (cercherò di farlo nel giro di qualche tempo). La versione più aggiornata di consigli e conoscenze è, comunque, quella che rinvenite nella stesura in chiaro di queste pagine del sito, quelle che sto scrivendo "di mio pugno" proprio adesso (si tratta, in ogni caso, di differenze minime, che definirei "di dettaglio").

     Troverete alcune parti incomplete, in altre sembro involontariamente privilegiare alcuni prodotti o marchi al posto di altri. Garantisco che non è così, e sto sforzandomi pian piano di correggere i disequilibri più vistosi. Chiedo, almeno all'inizio, un po' di comprensione, a motivo del fatto che i contenuti di questo breve lavoro si riferiscono proprio alla rapida e spontanea trasposizione scritta del riassunto di colloqui informali che per me è stato usuale, in questi anni, avere con mamme e famiglie (sono, per primigenia scelta voluta di libera indipendenza -«La mamma dei cretini è sempre incinta» recitava la massima di Leo Longanesi-, pediatra ambulatoriale, ahimè, da discreto lasso di tempo, prima in Avetrana, ora in Leverano).

     Ove qualcuno dei lettori rinvenga grossolani errori o imprecisioni, sarà ben gradita la loro eventuale segnalazione: se del caso, provvederò prontamente a correggere quanto sarà necessario fare.

     Mi preme precisare, ad ogni modo, che quanto troverete scritto in queste pagine elettroniche è, nella sua voluta semplicità "terra terra", frutto sì di esperieza sul campo, e però, di più, di continuo e meticoloso aggiornamento scientifico: si può sciegliere di accettare inviti a fantasmagorici congressi balneari, oppure -cosa sicuramente più noiosa- fare "altro". Personalmente, al pari di alcuni altri selezionati colleghi, nel bene o nel male ho sempre -poveramente- preferito "fare altro". Quasi nulla troverete di "sentito dire", di "orecchiato", di proveniente dalla "tradizione orale della nonna" (salvo quello che realmente sia supportato da evidenze scientifiche, per basarsi su letteratura specializzata). Nulla vieta che domani (come innumere volte è già accaduto in passato, anche nel recente passato) qualcosa -o molto- di quello che si potrà indicarVi possa di nuovo mutare. Ad ora (siamo -al momento in cui scrivo- al 16 luglio 2013) garantisco di essermi sforzato di fornirVi le notizie più fresche e aggiornate, spesso ben più di quelle (orecchiate, appunto, vale a dire irrimediabilmente "vecchie", a dispetto dell'apparente autorevolezza delle fonti -qualche volta troppo sensibili ad opachi imput industrial-economici, magari abilmente travestiti da sterile e interessato "politically correct"-) che potete rinvenire in molte riviste divulgative del settore indirizzate al grande pubblico (foriere, troppo spesso, di sciocchezze ad ampio raggio, talora riprese anche, ahimè, da qualche collega -cosa in certa misura scusabile, per il vero, quando non si tratti di pediatri specialisti-).

     Nell'ambulatorio di Leverano cerchiamo di trattare in prima persona la quasi totalità della patologia pneumo-allergologica corrente, qualcosa di pertinenza ORL e dermo, le questioni correnti di uro-nefrologia, gastro-enterologia, ortopedia. Oculistica un po' meno, chè in Avetrana, il paese da cui professionalmente provengo, se ne occupava con ben maggiore competenza e disinvoltura la collega Francesca Perrone. Usiamo correntemente effettuare prestazioni di allergometria cutanea (i prick test, per intenderci), preleviamo muco nasale per esame microcopico della citologia -previe opportune fissazione e colorazione dei vetrini-, effettuiamo esami spirometrici di base e dopo stimolo, siamo in grado di effettuare un completo esame delle urine a fresco, ricerchiamo -ove necessario- SBEGA faringeo con test rapido, titoliamo la glicemia, valutiamo l'impedenziometria auricolare per la misurazione della elasticità timpanica.

     Nell'ultima parte del sito -per sua stessa natura destinata a rimanere, e sembrare, incompleta, perennemente in divenire- cercherò di fornire "risposte anticipate", per quel che potrò, alle tante "richieste di chiarimento" -talora pressanti, spesso timide- postemi da passate e future mamme. I loro dubbi sono sempre uguali e sempre diversi, sovrapponibili e, insieme, mutevoli. L'esperienza del passato mi indurrà, se ce la farò, a già percorrere, qui, alcune strade già tracciate. Per altre che ad ora non so prevedere, sarete Voi, miei lettori e pazienti -potrei dire miei "lettori pazienti"- a indicarmi la via, giorno per giorno diversa: quegli argomenti che mi sembreranno rivestire carattere di interesse potenzialmente generale saranno trattati in breve, sotto le forme di "domanda e risposta".

     Non abbiate paura, per favore, di domandare informazioni e chiedere risposte, chè quesiti stupidi per me non ne esistono, quando scaturiscano da dubbi veri, o da genuina necessità personale di chiarimento. E se poi a qualcuno di chi legge sembreranno sciocchi o troppo "leggeri" alcuni degli argomenti trattati, quel qualcuno medesimo potrà benissimo decidere di saltarne la lettura, per arrivare a qualcosa che -si spera- potrà maggiormente sembrargli meritevole di attenzione: lo scopo di questo mio balzano lavoro non vuole essere, infatti, quello di fornire trattazioni sistematiche -dal taglio più o meno volutamente "scientifico"- di materie di studio pediatrico (ne trovate a iosa, se pagine di quel tipo le cercate sul web), bensì quello di cercare di chiarire le idee, con informazioni volutamente rimasticate e "terra terra", a famiglie a cui quelle idee -mi sono accorto in questi anni di professione- non ha mai pensato nessuno di chiarirle in maniera semplice, chiara, comprensibile, non noiosa, assolutamente priva di intenti "didattici" (comè facile, com'è facile mettersi in cattedra con chi non può contraddirTi!!!). Non amo recitare la parte di quell'infallibile di cui non possiedo patente abilitante, non sono nè mai sono stato professore di nulla, di solito non mi ergo a pomposo moralista con l'ipocrita ditino alzato (sport, come a tutti certamente noto, di diffusa gran moda al tempo presente). Sono soltanto un umile medico pediatra -e presuntuoso- di periferia (mi si scusi l'involuto ossimoro), qualche volta antipatico, talora insofferente, fallace come tutti, mai, però, affetto da (in)consapevoli deliri di onnipotenza (chè tanto, poi, all'atto pratico tutto alla fin fine traspare, anche gli "atteggiamenti da re" finalizzati -se solo si abbiano perspicacia e occhio limpido per guardarli ben bene sino in fondo- ad accrescere altrimenti immeritate gloria effimera e laute prebende). Ove mai mi leggesse qualche parimenti umile e curioso -e al pari di me antipatico presuntuoso- collega, mi piacerebbe comunque pensarlo come astenentesi da sterili atteggiamenti da "so tutto io, so tutto me": lo prevengo fin d'ora, nel caso, chè -tanto per cominciare- tutto non saprebbe a prescindere, e poi, se pure -per assurdo- proprio nulla da imparre avesse, potrebbe semplicemente evitare troppo elementari letture: queste pagine sono rivolte al profano, mica al professionista; al mite inclita, mica al colto "tutto d'un pezzo".

     Un'ultima notazione, prima della chiosa finale: l'impostazione generale del lavoro, ogni singola parola, ogni virgola, ogni accento, che troverete in queste pagine, se avrete avuto la bontà di leggermi, sono farina del mio personale mulino, macinata in ore rubate al mio sonno, alle mie domeniche, alla mia bambina, ai miei amati animali, affettuosi compagni di vita. Nulla di ripreso da altri fuorchè brandelli di indispensabile scienza, nessuna idea, nessun consiglio, nessuna frase, nessuna immagine, nessun errore: tutto mio, senza canovacci, senza schemi prefissati. Tutto scritto "a braccio", così come veniva, da Vittorio Terzi, l'umile curante dei Vostri bambini (se siete i genitori di quelli iscritti da me). Quello che ho scritto rimane comunque a disposizione di tutti, il sito è in chiaro e non occorrono password personali per accedervi. Solo, mi piacerebbe che chi dovesse riprendere parti del testo che qui trovate ne citasse la fonte: tutti i contenuti sono stati comunque per tempo registrati.

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     Faccio il pediatra, perchè i "miei" piccoli -tutti i miei piccoli- sono anche i miei insegnanti più importanti, il palcoscenico che mi induce a guardare rapito il loro ricco mondo fatto di colori, di ancora incorrotta sete di sapere. Circondati come siamo dall'interesse monotono di tanti che si immaginano grandi, insostituibili, potenti, e si trovano ad essere solo i poveri interpreti grigi -e in silenzio pure detestati- di una vecchia TV in bianco e nero: servi invidiosi, oppure supponenti presuntuosi, a seconda dell'interlocutore del momento. Nullità, pavoni con niente sotto, nati già irrimediabilmente vecchi, dignitosi cultori evanescenti dell'arte comoda dello "slaktivism"* d'accatto. E sono pure fortunati, perchè non se ne avvedono!!! *Slaktivism è termine americano che sta per "attivismo dei fannulloni", l'"arte di dare a vedere di voler molto fare senza mai alzarsi dalla poltrona" su cui ti hanno seduto (in genere sono gli stessi che, sotto l'ombrellone -in genere ben frequentato-, si dilettano a dirsi fans indefessi del poeta tanto caro ai fancazzisti tutti d'un pezzo -mi si scusi il termine-, ovverosia di quel tal Pablo detto Neruda): tanto poi le cose scomode e serie, nel concreto, le fanno sempre gli altri, quelli che si sporcano le mani in silenzio, e che in silenzio, la mattina, avendo poca dimestichezza con poltrone comode, ombrelloni chic, poeti del nulla, escono di casa mettendosi il mondo sulle spalle. Quelli che non vogliono chiedere proprio per non dover dire, poi, "grazie" a nessuno.

     Faccio il pediatra per caso, per scelta d'amore nei confronti della vita che viene. Ho cominciato il mio umile percorso professionale in altro modo, per altre vie, folgorato dai "miei" bimbi sulla Via di Damasco, come, tardivamente, lo fu, prima di me, il ben più di me famoso Paolo.

    Faccio il pediatra solitario, perchè ad un certo punto del mio percorso di vita ho appreso sgomento che è solo in ciascuno dei miei piccoli cuccioli -di uomo o di altro, non importa, ci si parla uguale, la stessa lingua di tatto, di occhi, di abbracci- che trovo serbato il germe caduco di quella cosa che noi grandi non conosciamo -ahinoi- quasi più, ovverosia di quell'oggetto misterioso e scomodo che usiamo chiamare "gratitudine", affetto privo di interessi e mostrato senza infingimenti e barriere, diretto, immediato: merce rara, merce introvabile. Indro Montanelli soleva dire: «Non fare mai del bene a nessuno, se non sei sicuro di poterne sopportare l'ingratitudine». Giudizio pessimistico quant'altri mai sull'umanità tutta, ma va capito: fu grande cronista e indimenticato prosatore di articoli di fondo, ma non conobbe bimbi (non aveva figli, del resto) e la sua esistenza di ateo inquieto non vide mai la compagnia quotidiana e dirompente di tanti animali affezionati e... grati.

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     L'occhiello del sito "PedMania", «La Vita Vince Sempre!!!», vuole essere un canto d'amore alla forza più grande e potente che io conosca, un atto di passione per l'unica entità dell'Universo che sappia mettere ordine tra il disordine, andando apparentemente contro le leggi della termodinamica, quelle che regolano l'ineluttabile tendenza finale all'entropia. La vita è ordine stupefacente, capacità innata di costruire, legame tra individui diversi eppure eguali, trasmissione generazionale di geni, ricordo, cultura. Io vedo questa cosa invincibile in ogni bimbo che viene da me e non piange disperato, e anzi mi abbraccia; in ogni ex bimbo che non riconosco più, eppure mi saluta allegro passandomi davanti per strada; nello strusciarsi su di me di ciascuno dei tanti animali piccoli e grandi che accompagnano i momenti di questa mia breve esistenza, che giorno dopo giorno se ne va. La vedo in ogni mamma (poche, ma ci sono; e c'è anche qualche raro papà) che mi si dice grata per quello che ho potuto fare per il suo piccolo. Vedo questa cosa nella pioggia feconda e tumultuosa dei temporali improvvisi d'estate; e poi nella luce del sole che mi scalda il volto e mi rasserena, quando, incupito nel cuore, cerco in una assorta passeggiata solitaria, in compagnia sola della mia Taky o dei miei Cichi, consolazione alle cure di ogni giorno. Il più umile dei moscerini sa fare cose che non riescono alla più luminosa e possente delle Supernove: e non lo sa!!!

     Vedo questa cosa nella voglia di vivere di qualunque cucciolo mi attraversi la vita, anche di quello all'apparenza più sfortunato e disperato. La vedo nei suoi occhi e in quelli della sua mamma fiduciosa e spaventata; la vedo negli occhi miei propri quando quei cuccioli li guardo con lo stupore che provo mentre scrivo queste parole. Vedo questa cosa nel ricordo azzurro degli occhi del mio papà che non c'è più, lui che proprio non voleva, eppure poi volle sorridermi: gli avevo dato quella vita che un tempo lontano proprio lui mi regalò, su questo che pure qualcuno chiamò "atomo opaco del male". La vedo nello sguardo della mia bambina di 20 anni. La vedo quando, impotente, mi domando se tutto ciò sia frutto di caso fortunato, oppure parto di qualcuno più in alto, Quello più alto in grado, che non so chi è...

     ... Lo stupore che sempre nuovo mi ispira il vedere voglia di vita. Perchè vivere è meraviglioso. Sempre.

     Perchè...

… La vita vince sempre!!!