- Scrivi a [email protected] -           < 5 >

- Home - Orari di studio - Avvisi -

Consigli vari per il piccolo (e non più piccolo) bambino

      - Il piccolo bambino deve dormire sempre senza cuscino, a pancia in su, e non va mai coperto troppo (le morti bianche in culla sono più frequenti nei bimbi che dormono a pancia in giù e vengono tenuti troppo al caldo). Vietato -VERBOTEN- fumare in casa, e (limitatamente alla mamma che allatta al seno) bere alcoolici di qualunque tipo.

      - Il cordone ombelicale deve cadere da solo entro i primi 20 giorni, al massimo il primo mese di vita: se questo non dovesse accadere, il pediatra si occuperà di asportare il moncone mummificato, ed eventualmente di causticare il piccolo granuloma sottostante. Per le normali medicazioni va benissimo una garzina imbevuta con una soluzione ottenuta con 3 parti di Alcool Assoluto (proprio quello “bianco” -trasparente- che usiamo in cucina per fare i liquori, NON quello rosa denaturato, potenzialmente tossico) e 1 parte di acqua sterile.

      - Dopo la poppata bisognerebbe aspettare e favorire il ruttino, magari con le manovre che Vi mostrerà il pediatra (chiedete in studio di farvi vedere come si fa). Sempre buona norma è pure quella di pulire i residui di latte dalle labbra e dalle gengive anteriori con una soluzione leggermente antisettica, ottenuta sciogliendo 1/2 cucchiaino di Bicarbonato di Sodio (quello dei legumi) in 3 dita d'acqua sterile. Applicazioni locali di antimicotici -tipo “Mycostatin”, o i vari, più efficaci, Oral Gel a base di antimicotici azolici- a lingua, labbra e gengive -con l’aggiunta, che non fa mai male, di un fermento lattico- per la candida (il famoso “mughetto”), quando dovesse comunque presentarsi.

      - La crosta lattea (prima manifestazione della dermatite seborroica) si asporta con una sospensione di olio di vaselina (poche gtt. di paraffina liquida F.U.) in un po' d'acqua (1/2 tazzina): una volta al giorno, si intinge un po' di garzina sterile in tale miscuglio e lo si passa delicatamente, più volte avanti e dietro, sulle chiazze, si aspetta per una decina di minuti che quest’untume agisca, e infine si lava il tutto con uno shampoo oleoso (del tipo di RESTIV OIL Baby Shampoo). Può sfociare in una dermatite atopica: se ne occuperà, nel caso, il pediatra.

      - Entro il compimento del 4° mese (dopo è inutile, poichè -causa l'avanzata ossificazione- non si vede più nulla, e andrebbe fatta allora, ove fosse necessaria, una radiografia del bacino) va eseguita un'ecografia delle anche -per lo screening delle displasie-; entro il 1° anno una ecografia dei reni -per lo screening delle uropatie malformative-. Dell'osservazione del fondo rosso dell'occhio s'incaricherà, nel neonato, il Vostro pediatra, ma poi, entro il 3° anno di vita, andrebbe fatta in TUTTI i bambini una visita oculistica di screening (pena il rischio di "occhio pigro" da ambliopia, la cui correzione poi diventa sempre lunga, difficile e comunque incompleta). Fate sempre caso a che il Vostro piccolo senta bene, durante il primo anno di vita (in genere basta osservare se mostra spavento o si sveglia in caso di rumori o suoni forti e improvvisi). Il Boel Test lo fa il pediatra in studio (occorre per valutare il livello di recettività visuo-uditiva nel corso dei primi mesi). Dal 3°-6° anno un rapido controllo in studio per difetti di appoggio sui piedi (1-2 volte, al 3°-5° anno) e scoliosi (1 volta all’anno, dal 5°-6° anno).

      - La vitamina D, eccettuati i mesi di giugno e luglio, non è mai sufficiente alle nostre latitudini (nemmeno per noi adulti): per il resto dell'anno il piccolo deve assumere SEMPRE, e per almeno tutti i primi 6-7 anni di vita, dei preparati a base di vitamina D3 (Es. DI-BASE, 3 gtt. al dì per i primi 2-3 anni -solo 2 gtt. durante l'eventuale allattamento al biberon-, 100.000 U.I./fl., 1 fl. ogni 4 mesi dopo i 3 anni). Serve per arricchire di calcio le ossa e per rendere più resistenti alle malattie allergiche. La vitamina K va data per 5 settimane dopo il parto (1 gtt. a settimana di KONAKION 5 fl. da 2 mg., secondo quanto Vi spiegherà il pediatra). Il tutto si può fare tranquillamente con prodotti concessi dal S.S.N., senza spendere le cifre di certi prodotti a pagamento. Luteina e/o colina possono aggiungersi, e sono consigliati in genere nei bimbi nati prematuri, o che abbiano manifestato stati di sofferenza durante la gravidanza (sono molecole che sembrano migliorare e accelerare il trofismo delle strutture oculari, accelerando la maturazione delle funzioni visive).

      - Il Fluoro serve per rinforzare lo smalto dei denti e renderlo più resistente alla carie, e andrebbe dato per i primi 12 anni* di vita: non dalla nascita ai 4-5 mesi (lo prenderà eventualmente la mamma, se allatterà al seno, alla dose di 4 cpr. di ISIFLUOR 0,25 mg. -prodotto farmaceutico che sembra, però, in via di esaurimento- al dì -oppure DEFLUOR gtt., 4 gtt. al dì la mamma che allatta, 1 gtt. al dì direttamente al bimbo, dai 4-5 mesi di vita- per tutto il periodo pre-divezzo, da assumere la sera facendole sciogliere tra i denti dopo averli lavati al termine del pasto serale, e poi ingoiandole insieme con la saliva nella quale si sono sciolte), poi ogni giorno sino alla fine della dentizione definitiva (1 cpr. di ISIFLUOR 0,25 mg. -o 1 gtt. di DEFLUOR- al dì dai 4-5 ai 24 mesi, 2 cpr. -2 gtt.- sino al 4° anno, 4 cpr. -4 gtt- al dì dai 4 ai 12 anni di età -*o, quanto meno, sino al completamento della dentizione definitiva-). ISIFLUOR e DEFLUOR possono essere sciolti in latte o altro, e sono gli unici prodotti con cui si possa farlo. Esistono una serie di altre preparazioni farmaceutiche a base di Fluoro -la gran parte, oggi, in comode gocce-, ma, sostanzialmente tutte a base di Fluoruro di Sodio (a mia notizia, Isifluor e Defluor sono le uniche a base di Fluoro Monofosfato), vanno date al bimbo digiuno. Durante i primi 3 anni di vita (o, comunque, sino a che non sarà in grado di sputare volontariamente con efficacia) il bimbo non dovrà usare dentifrici arricchiti di fluoro (ingoiando il fluoro del dentifricio, ne sommerebbe l'assorbimento sistemico con quello del fluoro dato per bocca, raddoppiando la dose giornaliera: un dentifricio privo di fluoro di abbastanza facile reperibilità potrà essere il SINFLUOR della Milte, oppure, in mancanza, il BIO REPAIR Junior), il cui utilizzo, invece, sarà fortemente consigliato dopo che il bimbo avrà imparato a sputare per bene, ovvero dopo i 3-4 anni (se correttamente, regolarmente e costantemente utilizzato, il fluoro topico contenuto in dentifrici o paste sembra avere azione preventiva sulla carie altrettanto efficace rispetto a quello ingerito per supplementazione alimentare, e, forse -secondo recenti rilevazioni-, anche di più).

      - La pelle della regione del pannolino si infiamma spesso, esattamente come fa quella di alcune nonne sotto il seno: succede a causa del calore umido e della mancata circolazione d'aria. Si capisce bene, allora, come il modo migliore per prevenire le dermatiti da pannolino sia... il toglierlo. Nel senso di cambiarlo il più spesso che si può, lasciando la pelle libera, all'aria, asciutta, per più tempo possibile (basta, talvolta, tenerlo aperto durante il sonno). Le paste all'ossido di zinco (come la vecchissima Pasta FISSAN) servono a proteggere la cute sana dalle infiammazioni, poco a curare queste quando sono già avanzate (per esse serve il pediatra con i consigli che Vi darà a -incolpevole- frittata già fatta). Si faranno lavaggi frequenti della pelle con un detergente antisettico (tipo Micostop liquido); si favorirà il seccarsi delle lesioni con appositi prodotti (tipo l'Allume di Rocca, un “sapone” di alluminio che usano i papà per le infiammazioni del viso nel dopo-barba), da frizionare delicatamente e lasciare a contatto della cute 10-15 di minuti, prima di sciacquare; qualora serva, si aggiungerà un antimicotico locale.

      - Il ciucciotto non è mai consigliato, ma, se proprio si vuol darlo, va SEMPRE interrotto al 1° anno di vita, buttandolo via a costo di far piangere il piccolo per qualche giorno (poi gli passa, e tutto finisce lì: se non lo farete, a piangere saranno le Vostre tasche di genitori, quando dovrete sborsare salate parcelle all'ortodonzista -al quale, i ogni caso, Vi rivolgerete se il pediatra lo consiglierà- per l'apparecchio dei denti). In ogni caso MAI intingerlo in cose dolci, miele, zucchero: sarebbe causa di carie dentarie multiple e spesso incurabili. Il girello è sempre sconsigliato (è pericoloso e diseducativo); va bene, invece, il box.

      - Il primo dente spunta, nella normalità, tra il 4° e il 14° mese di vita, e gli altri vengono a seguire, in un ordine e con tempi su cui nessuno può intervenire (i germi dentari sono già tutti lì alla nascita, e faranno solo quel che sono già stati destinati a fare per loro conto). Si può alleviare il fastidio dell'eruzione con dei prodotti da spalmare, freddi, sulle gengive (del MIELE ROSATO -si compra in farmacia- o il DENTINALE, per esempio). I denti da latte vanno curati come quelli definitivi, salvo che non siano sul punto di cadere per ragioni… d’età. Si deve insegnare a lavarli il più presto possibile (non dentifici al fluori sino ai 3 anni!!!): dopo i normali pasti, usando uno spazzolino per bambini ed un dentifricio adatto (prima prenderanno l'abitudine di farlo e meglio sarà). L’apparecchio ortodontico -se è necessario- si mette anche ben prima dei 6 anni canonici.

      - I primi passi in piedi vengono mossi, nella generalità dei casi, tra il 10° e il 15° mese di vita (le femmine, più sveglie di noi, cominciano normalmente un po' più presto dei maschietti). Prima di tale età vanno bene il box e il... gattonare. Il girello è da evitare sempre, non insegna niente e può diventare pericoloso. Proteggete il volto del piccolo (specie se è maschietto) da urti accidentali durante tutto il primo periodo della deambulazione autonoma, imbottendo opportunamente -dove necessario- gli spigoli sporgenti dei mobili, in quelle parti alla “sua” altezza (o, meglio, all'altezza del suo viso).

      - Il bambino deve stare all'aperto. Non abbiate paura di freddo (dopo le prime 2-3 settimane di vita, periodo in cui si deve porre un po' più di attenzione alla temperatura ambientale esterna, la quale, comunque, da noi in Terronia non risulta essere mai troppo bassa), vento e pioggia -anche quando ha la febbre-, che a lui non fanno alcun male: temete, piuttosto, il troppo caldo (e usate il condizionatore, se lo avete, in macchina e in casa, avendo solo cura di pulirne bene e spesso i filtri). Al mare nelle ore non calde (alle 11:00 già via dalla spiaggia, e non tornateci prima delle 16:30), portando con Voi dell'acqua Sangemini da bere di tanto in tanto, con una maglietta e un cappellino di cotone bianco, una crema a protezione alta -50 o totale- sulla pelle, e poi un risciacquo in acqua fresca e un olio da bagno -come il RESTIV OIL BAGNO- appena tornati a casa, facendo seguire la doccetta da una buona crema idratante). Sarà vestito bene se vestirà come Voi, quando Vi sentite comodi e a Vostro agio con la temperatura esterna dell'ambiente in cui Vi trovate (intendo che non va coperto troppo, come forse vorrebbe farvi fare qualche consigliera del tempo che fu): non preoccupatevi di manine e piedini freddi, che sono legati semplicemente al fatto che... sta bene (è giovane e, per sua fortuna, ha ancora vivaci i riflessi vascolari periferici). Uscirà di casa, quindi, ma evitate la pessima abitudine di farlo toccare da chiunque gli si voglia avvicinare.

      - Le coliche gassose, prima o poi, ce le hanno un po' tutti. Non devono preoccupare, e non ci si fa nulla di particolare (qualche goccia di prodotti medicinali con azione tensioattiva -Mylicon, Colinox, Coligermina, etc.-, da dare per tempi prolungati, può aiutare un po’). Antispastici come l'Alginor Pediatrico si daranno (con i dosaggi che indicherà il pediatra) in casi di estrema necessità, ma con grandi cautela e moderazione, poichè alla lunga provocano stipsi, e questa, alla fine, peggiora il problema iniziale. Il bambino che cresce e strilla, e fa normalmente la cacca, non deve mai spaventare: ha forza per piangere e urlare, e questo indica che grossi problemi difficilmente ne ha. Deve mettere in guardia, invece, quello inspiegabilmente "sonnolento", che non riesca a piangere con forza (il pianto lamentoso, sempre uguale e prolungato). Toccate e imparate a conoscere come sono fatti normalmente la fontanella che sentite alla sommità del cranio e i testicoli dei maschietti: saprete come dover stare in guardia quando i loro caratteri normali dovessero cambiare improvvisamente. Comunque, c'è un metodo praticamente infallibile che fa quietare il pianto disperato da colica gassosa o da spasmo respiratorio affettivo: un bel giro in macchina per il paese, e lui si calmerà quasi sempre. Consumerete un po' di benzina, e gli ambientalisti a tutto tondo inorridiranno, ma qualcuno mi deve ancora indicare un metodo migliore, e più rapido, per zittire il bimbetto che si dispera… Quando l'ambientalista saccente di cui sopra me ne insegnerà uno migliore, sarò lieto di ascoltarlo: sino ad allora taccia, o dica lui ai genitori di tenersi in braccio, per casa, il bimbo che urla (oppure se lo tenga lui stesso, se quel bimbetto è il suo)!!! La febbre (si misura all’ascella) in sé non fa danni, e non è… febbre se non supera i 37,5°.

      - Il prepuzio rimane nei primi mesi solitamente attaccato alla superficie del glande, e l’unica cosa da farci è lavare per bene la parte (facendo solo attenzione -per il rischio, pur remoto, di stasi urinaria a monte- a quei casi di chiusura molto serrata, magari "a proboscide d'elefante). Se questo aspetto permane oltre il 2° anno (“fimosi”), il pediatra Vi darà le indicazioni per trattare la cosa, oppure, se si rivelerà necessario, Vi invierà dal chirurgo infantile. Piccole ernie ombelicali e ristrettezze dei canali naso-lacrimali (“occhi sporchi”) regrediscono quasi sempre dopo il 1° compleanno (i “massaggini” oculari Ve li insegnerà il pediatra, e, se non basteranno, Vi invierà, poi, dall’oculista). La coalescenza delle piccole labbra (vale a dire la fusione genitale tra le piccole labbra affrontate l'una all'altra), rinvenibile in alcune femminucce, va trattata con brevi cicli di un trattamento locale a base di una pomata estrogenica (pena il rischio di fastidiose infezioni locali).

      - Le zanzare -e anche i tafani e alcune mosche, a dire il vero- pungono e provocano bolle: a quelle, quando già ci saranno, penserà il Vostro pediatra (il quale userà per esse una crema cortisonica -non fa nessun male, se usata come Vi sarà detto- ed eventualmente un antistaminico per bocca). A Voi restano, per le mosche, il Vape (quello appiccicoso e schifoso che si appende ai lampadari), e, per le zanzare, le piastrine (a finestre aperte!!!): meglio, però, la classica retina sopra la culletta, facendo attenzione a non imprigionarci dentro l'insetto, insieme col piccolo da difendere… Per le giornate e le serate all'aperto usate solo AUTAN oppure OFF, comunque SOLTANTO prodotti a base di Dietiltoluamide -DEET, al 25%, in genere- o ICaridina* -leggete tra i componenti delle confezioni che state per acquistare la concentrazione, al 10%, oppure Picardina (ancora, però, non reperibile con facilità, essendo in fase iniziale di commercializzazione), adatta a bimbi di ogni età, al 20% dopo i 2 anni-, di cui troverete in farmacia o sanitaria le linee più adatte alle età dei Vostri bambini (MAI i prodotti a base di erbe, al geranio, all'aloe o alla citronella, buoni solo a far fare soldi a chi li fabbrica e vende, non certo adatti a fare quello per cui li si compra, in quanto funzionano poco e male, e per durate d'azione brevissime, non certo sufficienti ad uscire a passeggio con la famiglia per una serata all'aperto) -sapendo che dopo i 2-3 anni potrete già utilizzare le formulazioni commercializzate per Voi adulti (ovvero i prodotti a base di DEET, che viene sconsigliata sotto i 2 mesi, oppure quelli a base di ICaridina alla concentrazione del 20%-: su braccine e gambette si useranno le formulazioni in lozione (non sulla pelle abrasa o lesa, e avendo cura di risciacquarla passata qualche ora), sulla pelle del viso una piccola quantità di lozione o crema (idealmente, questi prodotti andrebbero prima spalmati sulle proprie mani, per poi trattare la pelle dei Vostri bambini con le Vostre palme, ben unte del principio attivo); per il corpo, il modo migliore in assoluto per utilizzare lo spray (in questo caso va benissimo -anzi, meglio- quello utilizzabile dagli adulti, che si acquista in drogheria con il nome di Autan ACTIVE o Autan PLUS o Autan TROPICAL) è di spargerlo sopra i vestitini rivoltati (a 10-20 cm. circa da essi), PRIMA di metterli indosso al bebè (fate molta attenzione a non spruzzare lo spray nelle vicinanze del volto, perchè è potenzialmente tossico e dannoso per occhi, bocca, naso). Una protezione ancora migliore si ottiene spargendo un prodotto spray a base di sola Permetrina (se ne trova in commercio in formulazioni spray, con concentrazioni variabili tra lo 0,25% e lo 0,40%) non direttamente sulla pelle, bensì sul materassino del bambino, sulle lenzuola del lettino o del passeggino, sui vestitini stessi (senza il bimbo dentro, mentre si spruzza), sulla retina posta a protezione della culletta: le superfici trattate si fanno asciugare per 20-30' all'ombra, e poi conservano potere repellente per quasi 1 mese dopo il trattamento, anche dopo 4-5 lavaggi in acqua tiepida. E' una molecola presente in associazione con altre in alcuni prodotti antiparassitari per animali (Foractil, Advantix, per esempio), e, da sola, non è assolutamente tossica per uomo, cani, uccelli (può esserlo però per i gatti, e per questo non spruzzateglielo sopra), se utilizzata come ho spiegato prima. Un prodotto commerciale correntemente reperibile di Permetrina alla concentrazione dello 0,40% -in contenitore spray non pressurizzato- è agevolmente reperibile presso i PennyMarket (per i miei pazienti di stanza in Leverano -e che non lo sapessero- se ne trova un punto vendita proprio all'ingresso di Veglie), con il nome commerciale di "FULMINE" acaricida. Ribadisco la raccomandazione di non averne paura: NON è tossico per l'uomo, per un uso normale, anche più volte ripetuto.

     P.S.: *Ove proprio abbiate una idiosincrasia per i prodotti di derivazione chimica, sappiate che l'unico mezzo "naturale" che possa permettermi di consigliarVi per la prevenzione delle punture di zanzara è quello che... non si applica sulla pelle, nel senso che non si spalma. Si tratta di braccialetti che si mettono indosso al bambino prima dell'esposizione all'aperto, i quali rilasciano nell'ambiente piccole quantità di prodotti blandamente repellenti (uno dei più utilizzati, rinvenibile in farmacia e parafarmacia, ha il nome di "Zanzaten" bracciale -a base di Citronella o Olio Essenziale di Limone Eucalypto, OLE-, dall'efficacia piuttosto duratura nel tempo -2-3 settimane- e discretamente resistente all'acqua. Lo stesso prodotto viene formulato in speciali cerotti adesivi da attaccare sul passeggino quando siete fuori casa, avendo cura di sfrucugliarlo -il cerotto, mica il pargolo- di tanto in tanto, per favorire la liberazione delle essenze odorose).

... La vita vince sempre!!!