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- Domande & Risposte "9" -

     - Dobbiamo partire in viaggio, ma il nostro bambino soffre maledettamente il mal d'auto, e comincia a star male subito dopo i primi chilometri di viaggio. C'è qualcosa che possiamo fare?

     Il mal d'auto (e non solo: il termine generico "chinetosi" indica la sensazione di malessere che interviene durante qualunque spostamento su un grande mezzo di locomozione, auto, pullman, aereo, nave) è cosa che nei bambini si presenta in maniera molto frequente (il 50-60% dei bambini prima o poi ne manifesta i segni), con intensità a seconda dei casi sicuramente variabile, ma talora estremamente importante (vomiti ripetuti, sensazione di profonda prostrazione, etc.), cosa che può rendere un viaggio in famiglia una cosa vicina, per il bambino (e i suoi genitori), alla classica tortura cinese. Nel piccolo bambino (sino ad 1-2 anni di vita) la macchina non produce, in genere, fastidi particolari, e anzi spesso diventa un mezzo molto efficace per calmare il lattante irritabile o soggetto a frequenti e fastidiose coliche gassose. Il mal d'auto interviene più tardi, in genere intorno ai 2 anni, e progressivamente peggiora sino all'età scolastica (6 anni circa), per rimanere più o meno invariato sino ai 12 anni, e poi, più spesso, progressivamente attenuarsi. Come mezzo di carattere generale per prevenire il fenomeno, si dirà che, idealmente, il bimbo che debba partire dovrebbe consumare un ultimo pasto, passabilmente "leggero" (ovvero facilmente digeribile) e SOLIDO (quindi con pochissimi liquidi: niente brodi, tazze di latte e simili), sino a 2-3 ore prima della partenza, e, dopo quel momento, completamente digiuno. In funzione della partenza, poi, si sappia che alcuni aromi alimentari, come quello dello zenzero, possono aiutare, se presenti in qualche alimento asciutto da poter sgranocchiare in piccole quantità durante il viaggio (alcuni crackers ne contengono discrete quantità, come i "Gingerelle" della Tafarm). Se si vuole andare oltre, altri prodotti naturali contenenti zenzero possono aiutare ulteriormente ("CliaZenz", 10-15 gtt. 1-2 ore prima della partenza, e altre 10 gtt. 10' prima di essa, con possibilità di poter ripetere la dose ogni 3-4 ore durante il viaggio). Ove questi mezzi "naturali", comunque, non fossero sufficienti, ci sono i farmaci per os (nei bambini sotto i 14 anni non possono essere utilizzati i mezzi farmacologici formulati in cerotti medicati, come i "Transcop"): i più efficaci (ma ce ne sono altri, pure in preparazione da banco) sono a base di Dimenidrinato, e quelli più tradizionalmente noti al pubblico prendono i nomi commerciali di "Travelgum" (gomme da masticare -20 mg.-) e "Xamamina" (capsule molli "adulti" -50 mg.- e "bambini" -25 mg.-, compresse masticabili -50 mg.-, gomme da masticare -25 mg.-). Il modo più pratico di assumere il farmaco è masticare (per un minimo di 5-10 minuti) una gomma medicata (Travelgum o Xamamina, pari sono) da 30 a 60 minuti prima della partenza (il tutto a partire dai 4 anni, e sempre che il bimbo sià già avvezzo a masticare chewing-gum): la somministrazione può essere ripetuta dopo 3-4 ore (nel bambino oltre i 12 anni, in questo caso con un massimo di 4 gomme nelle 24 ore), dopo 4-5 ore (nel bambino tra gli 8 e i 12 anni, con un massimo di 3 gomme in 24 ore), o dopo 5-6 ore (tra i 4 e gli 8 anni, con un massimo di 2 gomme in 24 ore). Alternativa alle gomme (e da assumere con gli stessi dosaggi e frequenze) sono le capsule molli di Xamamina Bambini 25 mg., che possono essere assunte, a partire dai 2 anni di vita, da tutti coloro che non sanno masticare (o non gradiscono) le gomme medicate. Le capsule molli e le compresse masticabili di Xamamina Adulti 50 mg. sono destinate ai soggetti adulti (o che, comunque, abbiano superato i 14-16 anni di vita, con una dose massima di 3 compresse nelle 24 ore). Nei rari casi di bimbi che soffrano di mal d'auto già dopo il compimento del 1° anno si potrà utilizzare (è meno efficace, e procura più manifesta sonnolenza) il "Fenistil" gtt. (Dimetindene Maleato, 0,05 mg./gtt), alla dose di 3-10 gtt x 2-3/die da 1 mese ad 1 anno (ma, come visto, è del tutto eccezionale che il problema possa presentarsi a quest'età), 10-15 gtt x 2-3/die da 1 a 3 anni, 15-20 gtt x 2-3/die dai 3 ai 10-12 anni. Ad ogni modo, qualunque medicinale dobbiate eventualmente utilizzare, rammentate sempre che la prima (e preferenzialmente unica, se possibile) dose va somministrata al bimbo 30-60 minuti prima di partire. Infine, una notazione destinata ai genitori di quei pochi bimbi che non presentino tipiche manifestazioni di chinetosi, ma, piuttosto, di vera e propria "paura" degli spostamenti in macchina (cominciano a piangere e disperarsi non appena vengano fatti salire in auto, prima ancora, spesso, che questa si metta in moto): in tali casi, la pur utile sonnolenza provocata in maggiore o minore misura da tutti i prodotti farmaceutici predetti può non risultare sufficiente ad evitare il problema, e bisogna allora ricorrere a mezzi farmaceutici più "potenti" e specifici per i problemi generati da ansia, come il Diazepam ("Valium gtt", alla dose "una tantum" per os di 1-1,5 gtt./kg. di peso, da somministrarsi 30-60 minuti prima di partire), per la cui eventuale opportunità di acquisto in farmacia vi consiglierete direttamente con il medico (non si tratta di un prodotto da banco, e, anzi, è medicinale sottoposto a specifiche regole prescrittive, per cui non può essere erogato dal farmacista senza apposita ricetta medica, recante la posologia appropriata del farmaco).

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     - Mi hanno detto che, per la malattia infettiva che ha contratto, il mio bambino deve rimanere isolato -"in contumacia"- per un po' di tempo, e forse anche noi genitori e i fratelli. Cosa dobbiamo fare, in realtà, nel nostro caso?

     La risposta non è univoca, e non è determinata da me, che ho l'obbligo di denuncia di malattia infettiva alle Autorità Sanitarie preposte, e quello di informazione nei Vostri confronti. Il tutto è dettato dagli obblighi legislativi di contumacia obbligatoria prevista dalla Legge Italiana, come di seguito specificato.

CONTUMACIA NELLE MALATTIE INFETTIVE

     Nel caso di alcune malattie infettive, la normativa vigente nel nostro paese prevede l'isolamente del piccolo che si sospetti essere pericoloso per l'altrui contagio: al proposito tutto è regolato dalla Circolare del Ministero della Sanità n. 65 del 18 agosto 1983: "Revisione della circolare n. 56 - 1975. Disposizioni in materia di periodi contumaciali per esigenze profilattiche".
     Di seguito riportiamo le malattie considerate degne di attenzione dal Legislatore (di alcune si tratta di citazione più teorica che reale, dal momento che di esse non esiste traccia da tempo nei nostri territori, merito, in molti casi, dei meticolosi programmi vaccinali della Sanità Pubblica).

     COLERA   <=>   Malato: Isolamento ospedaliero fino alla negatività di 3 coprocolture eseguite a giorni alterni dopo la guarigione clinica. La prima coprocoltura sarà eseguita almeno 3 giorni dopo la fine del trattamento antimicrobico. Conviventi e contatti: Sorveglianza sanitaria nei confronti sia dei conviventi che dei contatti per la durata di 5 giorni a partire dall'ultimo contatto con il malato. Verrà inoltre effettuata la ricerca di eventuali portatori fra tutti i conviventi a mezzo di coprocoltura. I conviventi per i quali la coprocoltura abbia dato esito positivo saranno tenuti in isolamento fino a bonifica ottenuta. Tutti i soggetti sottoposti a sorveglianza non dovranno essere impiegati in attività direttamente o indirettamente inerenti la produzione, preparazione, manipolazione distribuzione e vendita di sostanze alimentari per un periodo di 5 giorni dall'ultimo contatto con il malato e, in caso di positività della coprocoltura, saranno riammessi al posto di lavoro previa negatività di 3 coprocolture eseguite a 24 ore di distanza l'una  dall'altra dopo 3 giorni dalla fine dell'eventuale trattamento chemioantibiotico o del periodo di sorveglianza.

     DIFTERITE   <=>   Malato: Isolamento fino a negatività di 3 esami batteriologici (batterioscopico, colturale e, se del caso, la prova di tossinogenesi -in vitro e in vivo-, da eseguirsi comunque nel caso di portatori) eseguiti ad intervalli di almeno 24 ore dopo la guarigione clinica e la fine della terapia antimicrobica. Conviventi: sorveglianza sanitaria per 7 giorni a partire dall'ultimo contatto con il malato. Tampone faringeo ed eventuale terapia. Contatti: in ambiente scolastico, sorveglianza sanitaria per gli alunni e per gli insegnanti della classe interessata (compresi gli assenti) per un periodo di 7 giorni a partire dall'ultimo contatto con il malato.

     DISSENTERIA BACILLARE e SALMONELLOSI minori   <=>   Malato: Nei casi che richiedono ricovero ospedaliero, isolamento fino alla negatività di almeno 3 coprocolture eseguite ad intervalli di almeno 24 ore dopo la guarigione clinica. La prima coprocoltura sarà eseguita almeno 3 giorni dopo la fine dell'eventuale trattamento antimicrobico. In caso di persistente positività delle 3 coprocolture, il soggetto dimesso sarà sottoposto a sorveglianza sanitaria fino a negativizzazione. Per gli addetti a particolari attività lavorative (personale di assistenza sanitaria e alimentaristi), sospensione dalle attività lavorative a giudizio dell'Autorità sanitaria e sorveglianza sanitaria fino a negativizzazione. Conviventi a rischio, sorveglianza sanitaria per almeno 7 giorni a partire dall'ultimo contatto con il malato. Coprocoltura: se positiva vengono considerati malati.

     EPATITE A   <=>   Malato: Isolamento per 15 giorni dalla diagnosi e comunque non oltre 10 giorni dalla comparsa dell'ittero. Conviventi e contatti: segnalazione al medico curante per la sorveglianza sanitaria in rapporto all'entità del rischio.

     EPATITE B   <=>   Malato: Per il malato in fase acuta, isolamento per tutta la fase acuta della malattia. Educazione ed informazione sanitaria da parte del medico curante al fine di diminuire il rischio di diffusione mediante il sangue ed altri liquidi biologici. Malato in fase cronica e portatore: informazione ed educazione sanitaria da parte del medico curante (come sopra). Conviventi e partners sessuali di un malato: attenta informazione e accertamento sierologico periodico di markers dell'epatite B, per l'eventuale accertamento precoce di casi secondari (consigliata vaccinazione se sierologia negativa).

     ALTRE EPATITI   <=>   Lo stesso che per Epatite B.

     FEBBRE TIFOIDE   <=>   Malato: Isolamento fino alla negatività di almeno 3 coprocolture eseguite ad intervalli di almeno 24 ore dopo la guarigione clinica. La prima coprocoltura sarà eseguita almeno 3 giorni dopo la fine dell'eventuale trattamento antimicrobico. In caso di persistente positività dimissione e segnalazione del caso al servizio di Igiene Pubblica dell'ASL competente. Gli addetti a particolari attività lavorative (assistenza sanitaria e alimentaristi) saranno allontanati dalla loro attività fino a bonifica.
Conviventi: sorveglianza sanitaria per un periodo di 20 giorni a partire dall'ultimo contatto con il malato ed eventuale ricerca dei portatori. I conviventi per i quali la coprocoltura abbia dato risultato positivo saranno tenuti sotto sorveglianza sanitaria fino a bonifica. Inoltre, per i conviventi addetti a particolari attività lavorative (assistenza sanitaria e alimentaristi), sospensione dell'attività per un periodo di 20 giorni dall'ultimo contatto con il malato e riammissione previa negatività di 3 coprocolture eseguite a distanza di 24 ore, dopo il periodo di sorveglianza.

     MENINGITE MENINGOCOCCICA   <=>   Malato: Isolamento fino a 48 ore dopo l’inizio di un adeguato trattamento antibiotico. Conviventi: sorveglianza sanitaria per 10 giorni a partire dall'ultimo contatto con il malato. Contatti in ambiente scolastico (analogamente per altre collettività): sorveglianza sanitaria degli alunni e degli insegnanti della classe interessata dal caso, compresi gli assenti, per un periodo di 7 giorni a partire dall'ultimo contatto. Prevenzione antibiotica. La ricerca batteriologica dei portatori non trova indicazione come misura di profilassi. Tale indagine può però essere utile solo a fini di conoscenza epidemiologica per l'identificazione di stipiti resistenti e per il controllo delle condizioni esistenti in particolari collettività chiuse.

     MORBILLO   <=>   Isolamento per 5 giorni a partire dalla comparsa dell’esantema. Nessuna restrizione per conviventi e contatti.

     PAROTITE   <=>   Isolamento fino a guarigione clinica. Nessuna restrizione per conviventi e contatti.

     PERTOSSE   <=>   Isolamento fino a 7 giorni dall’inizio della terapia antimicrobica. Nessuna restrizione per conviventi e contatti (è raccomandato di evitare il contatto di lattanti con il malato).

     POLIOMIELITE   <=>   Isolamento per 10 giorni dalla comparsa della sintomatologia. Nessuna restrizione per conviventi e contatti.

     ROSOLIA   <=>   Nessuna restrizione (ma va data informazione sul fatto che le gestanti sieronegative o incerte devono assolutamente evitare il contatto con i malati).

     SCARLATTINA ed altre streptococcie acute   <=>   Malato: Isolamento fino a 3 giorni dall’inizio di idoneo trattamento antimicrobico. Conviventi: sorveglianza per 7 giorni dall'ultimo contatto con il malato a meno che non siano stati sottoposti a terapia antibiotica o il tampone sia negativo. Contatti: in ambiente scolastico (e analogamente per altre comunità) sorveglianza sanitaria degli alunni e degli insegnanti della classe interessata dal caso, compresi gli assenti, per un periodo di 7 giorni dall'ultimo contatto.

     VARICELLA   <=>   Isolamento per 7 giorni dalla prima comparsa dell’eruzione (ma si rammenti che il malato risulta in realtà contagiante da 2-3 giorni prima della comparsa dell'eruzione cutanea, e sino a completa essiccazione dell'ultima gettata di pustole). Nessuna restrizione per conviventi e contatti.

     PEDICULOSI   <=>   Nessuna restrizione, purché il soggetto sia sottoposto ad adeguato trattamento di disinfestazione. Consigliati il controllo dei contatti e dei conviventi e il trattamento di disinfestazione dei soggetti parassitati.

     SCABBIA   <=>   Malato: Isolamento per 24 ore dall’inizio del trattamento. Le stesse restrizioni e lo stesso trattamento del malato sono indicati per i soggetti che hanno avuto prolungato contatto cutaneo con lo stesso.

     TIGNA   <=>   Nessuna restrizione, purché l'infestato venga sottoposto ad adeguata terapia. Norme di educazione sanitaria. Nessuna restrizione per conviventi e contatti.

     FEBBRI EMORRAGICHE VIRALI   <=>   Malato: Isolamento ospedaliero in speciali unità designate dalle Autorità Sanitarie, fino a negatività degli accertamenti sierologici o comunque per 21 giorni. Conviventi: isolamento con controllo della temperatura ed esami virologici; isolamento in speciali unità al verificarsi di rialzo termico. Contatti: sorveglianza sanitaria per il tempo corrispondente al periodo di incubazione della specifica malattia.

     TUBERCOLOSI POLMONARE IN FASE CONTAGIOSA   <=>   Malato: Isolamento fino a negativizzazione dell'esame dell'espettorato e successiva sorveglianza per almeno 6 mesi. Conviventi e contatti: Sorveglianza in ambiente familiare, scolastico e comunità chiuse, fino all'esclusione di eventuali casi secondari.

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.... La vita vince sempre!!!