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Un po' di notizie (in)formali, per chi non mi conosce (anche perchè è giusto che ognuno sappia con chi è che ha a che fare)

     Medico Chirurgo presso l'Università degli studi di Bari, Vittorio Terzi ha frequentato per 2 anni il locale Centro di Endocrinologia e patologie dell'accrescimento, diretto dal prof. Luciano Cavallo (attuale responsabile del Dipartimento di Scienze Pediatriche istituito presso l'Ospedale Giovanni XXIII).

     Si è poi specializzato in Pediatria Generale a Parma, dal prof. Giorgio Giovannelli, indirizzando i suoi studi verso la Pneumologia Pediatrica, prima (con la mitica prof. Augusta Battistini), e verso l'Allergologia Pediatrica, poi (con i miei maestri di allora, i sempre cari Giovanni Cavagni e il giovane -ormai non più tanto giovane, ahinoi- Carlo Caffarelli), non disdegnando qualche pubblicazione scientifica nei rispettivi campi di interesse. Durante gli anni di Parma ha poi acquisito esperienze ulteriori di Auxologia (con i collaboratori del prof. Sergio Bernasconi, poi direttore della locale Scuola di Specialità, prima dell'attuale Gianluigi de' Angelis) e, ancora, di Genetica Medica  (agli ordini dell'ormai scomparso Paolo Balestrazzi -a sua volta allievo dell'universalmente noto Bruno Dalla Piccola-, a gestire per alcuni mesi il Centro di riferimento per l'Italia del Nord della Neurofibromatosi di tipo 1). La tesi di specialità riguardava un argomento per allora praticamente inedito, ovvero l'Anafilassi da Sforzo Cibo-Dipendente.

     Negli anni successivi alla specializzazione, per la durata di un lustro ha girovagato senza meta per l'Italia, al fine di approfondire le sue conoscenze in tema di Neonatologia (Parma, prof. Moretti), Dermatologia Pediatrica (Bari, prof. Ernesto Bonifazi), Allergologia Pediatrica (Bari, prof. Lucio Armenio; Firenze, prof. Elio Novembre), Medicina delle Assicurazioni Sociali e Private (Pisa, prof. Umberto Palagi).

     Avendo dal principio fatto la scelta consapevole di tenersi lontano dagli ambienti di ricovero ospedaliero, è stato Pediatra di Base in quel di Avetrana dal 1997 al 2012, per poi lasciare posto e prebende e trasferirsi -nano tra i giganti- in quel di Leverano, dove umilmente opera dal mese di agosto 2012.

    Originario della vicina Arnesano, da anni si occupa con passione di tutti i suoi animaletti (bestie o bambini, li adora allo stesso modo, e allo stesso modo cerca -novello Franceso D'Assisi- di comicamente parlarci, in genere fallendo l'obiettivo in modo miserevole, con gli uni come con gli altri).

     A parte i suoi quotidiani doveri routinari d'ambulatorio, si occupa precipuamente di malattie respiratorie infantili e di allergo-dermatologia pediatrica (è iscritto -tra le altre- alla Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica -S.I.A.I.P.-, alla Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili -S.I.M.R.I.-, Alla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale -S.I.P.P.S.-, tutte operanti sotto l'egida della Società Italiana di Pediatria, alla Rivista Europeda di Dermatologia Pediatrica -E.J.P.D.-): nel suo umilissimo ambulatorio sono di casa prick-test, ogni tanto qualche incosciente provocazione alimentare orale (T.P.O.), esami spirometrici di base e dopo stimolo, otoscopia pneumatica e impedenziometria auricolare, citologia nasale, etc. etc.

     Mediocre tra meno mediocri, memore degli insegnamenti del suo papà Serafino si diletta ogni tanto di filosofia spicciola, e cita sovente quel detto che vuole che ogni uomo, per essere e sentirsi tale, guardandosi all'indietro dovrebbe, nel momento in cui allunga l'ultimo passo, poter dire a se stesso di essere stato capace, nel corso della sua vita, di almeno una cosa memorabile: anche una sola, ma che almeno quella nessuno possa negargliela. E quella di Vittorio Terzi -ad oggi rimasta, va detto, unica e sola- si chiama Antonio F., data la notte tra il 3 e il 4 aprile del 1994, e, se avrà un po' di tempo, forse un giorno -recuperando un pò di senno dall'incipiente rintontimento senile- a chi gliela chiederà si fermerà -tuttora commuovendosi- a raccontarla...

 

Se gli volete bene davvero, con gioiosa consapevolezza ...