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- Modello generale di Divezzo -

Le nostre nonne avevano ragione!!!

Io mi svezzo da solo!

     Il divezzo si comincia tra il 4° e il 5° mese di vita, per completarlo sostanzialmente tra il 6° e il 7° mese. Si sfrutta, infatti, quella che oggi viene chiamata "finestra immunologica", ovvero il periodo che va dal 4° al 6° mese di vita, durante il quale l'intestino dei nostri bambini impara naturalmente a conoscere e tollerare alimenti diversi dal latte. Il latte di mamma aiuta questo processo di tolleranza, e quindi bisogna incoraggiare la mamma che già allatti a continuare con il suo, di latte, sino a che il tutto non sarà ben avviato. Sento dire in giro, ancora oggi, cretinate del tipo che bisognerebbe ritardare l'introduzione dei cibi solidi il più possible "per prevenire le allergie e la celiachia". Se lo sentite dire anche Voi, non credeteci e tirate diritti: son tutte cazzate tratte da insegnamenti giurassici del buon tempo che fu (e chi le dice, in genere lo fa con l'atteggiamento serioso e compito di chi sa, di chi è informato: più o meno come la media dei nostri politici in televisione, di ogni età e varia estrazione -senza eccezione alcuna, dal presidente del consiglio in giù-, i quali non sanno un tubo di niente, e di tutto, invece, seri "informatamente" discettano -per la gloria del pubblico più beota che credulo li ascolta-). Alcuni di costoro, purtroppo, sono miei colleghi, che non hanno studiato (o sono rimasti ai tempi della laurea), non leggono, non seguono congressi "seri", e però conoscono a memoria stabilimenti balneari, ristoranti, campi da tennis, circoli esclusivi, cene di gala. Il problema è che, non sapendo, ma pensando di sapere, parlano: e fanno danni.

     Rammentate, poi, che le allergie alimentari si acquisiscono anche, molto spesso, attraverso la pelle (il che è invariabilmente vero per i piccoletti affetti da dermatite atopica severa), oppure, anche, mangiando qualcosa nella primissima infanzia, e poi non mangiando più di quella stessa cosa per lungo tratto di tempo. Pertanto, 2 raccomandazioni: 1) chi abbia le mani sporche di cibo, le lavi col sapone prima di toccare il lattante; 2) il lattante che abbia assaggiato il latte artificiale nei primissimi giorni di vita (in molte nursery, purtroppo, c'è ancora l'abitudine imbecille di dare un po' di latte al biberon prima della dimissione), per rimanere tollerante al latte vaccino dovrà assaggiarne poi sempre un po' tutti i giorni, anche dopo: pertanto, in attesa del divezzo, dategli eventualmente 1 cucchiaino di latte al giorno per tutto il periodo pre-divezzo.

                  - 2 AVVERTENZE preliminari:
          - NO legumi in chi ha in famiglia affetti da favismo (chiedete al medico che cosa fare);
          - 1 solo alimento nuovo (nel senso di mai assaggiato prima) per volta, ogni 3-4 giorni, dopo l'inizio del primissimo divezzo.

 

SI INIZIA, dunque, presto, già AL COMPIMENTO DEL 4° MESE DI VITA -

     - Dal 1° giorno, SOSTITUITE una poppata della giornata -all’ora che più aggrada alla famiglia, ma che, una volta scelta, va possibilmente mantenuta fissa ogni giorno- con un pasto solido -“pappa”- così composto:
     - Brodo di verdura senza sale, 100-150 gr. circa (vale a dire circa 1/2-2/3 di un normale bicchiere da pic-nic): patata, carota, zucc(hin)a, radicchio, bietola, spinaci -ad esempio, per iniziare-, da far bollire a fuoco lento in 1 litro di acqua per circa 1 ora e ½, finchè il volume dell’acqua stessa non si sarà ridotto più o meno della metà => poi scolate il tutto, e utilizzate solo il liquido di cottura. Il brodo potrà essere conservato in frigorifero, in un vaso di vetro pulito e ben chiuso, sino al giorno dopo: poi va rifatto di nuovo;

          - 2-3 cucchiai di Crema di Riso precotta (tipo Miluris: NON semolino di grano o altre creme varie, tipo mais e tapioca);
          - ½ vasetto o bustina di Liofilizzato di Carne (manzo o pollo o tacchino, tipo LioMellin);
          - 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva locale;
          - Frutta fresca: ½ pera (preferibile nel bimbetto con tendenza stitica) oppure ½ mela, grattugiate al momento (si può dare in un altro momento della giornata, rispetto alla pappa, oppure in coda a questa, oppure -MEGLIO- mescolata alla pappa stessa: la rende più dolce, e, in genere, più appetibile).

     - Dall'8°-10° giorno dopo l’inizio:
          - Aggiungete 2 cucchiaini di Parmigiano Grattugiato (stagionatura di circa 2 anni).
     - Dal 15°-20° giorno dopo l’inizio:
          -Aggiungete 2 cucchiai di verdura passata (la stessa, senza sale, utilizzata per preparare il brodo).

     - Dal 20°-30° giorno dopo l’inizio:
          - Aggiungete, nella giornata, un secondo pasto, che abbia come base, però, il Semolino di Grano al posto della Crema di Riso (il resto della pappa resta invariato, e la prima pappa rimane, per il momento, identica a quella descritta prima). Subito dopo l'inizio della 2^ pappa si potrà sostituire il liofilizzato di carne con l'omogeneizzato (che potrete fare in casa anche voi, senza alcuna necessità di avere per forza apparecchi costosi come il "Bimbi", aut similia), come si dirà meglio più in basso.

     - Successivamente:
          - Le altre verdure vanno aggiunte una alla volta al brodo già visto prima. Il pomodoro (e, con esso, i legumi -ma SEMPRE CHE IN FAMIGLIA NON SIANO NOTI CASI DI SOGGETTI AFFETTI DA FAVISMO-), in piccola quantità e mescolati alle altre verdure dell’orto, -al massimo- dal 6°-7° mese compiuto. Per i legumi -con l'avvertenza vista prima-, cominciate da piselli, fagioli e lenticchie, lasciando ceci e fave per buoni ultimi (questi ultimi dopo l'8°-9° mese);
          - Altri latticini (come la ricotta INDUSTRIALE, ed altri formaggi cotti o a LUNGA stagionatura) possono essere sostituiti al Parmigiano dal 6°-7° mese (ma il Parmigiano rimane sempre il migliore, e i formaggini restano, comunque, la scelta peggiore di tutte). Per non appesantire il piccolo con un eccesso di proteine, meglio, se nella pappa si è abbondato con i formaggi, rinunciare all’uso contemporaneo del Liofilizzato di Carne, oppure dell’…
          - … Omogeneizzato di Carne (questo si può iniziare a dare -un tipo di carne per volta, sino ad aggiungerle tutte, tenendo presente che il manzo è meglio del vitello e che il maiale e il cavallo andrebbero dati per ultimi- a partire da circa 1 settimana dopo l’introduzione della 2^ pappa). Come quantità, va aggiunto alla pappa nella misura di circa metà vasetto (dopo le primissime settimane, si può provare anche a prepararlo in casa -40-50 grammi per volta di polpa di coniglio o agnello o manzo o pollo o tacchino, in ordine preferenziale-, con la metodica descritta più sotto in questa stessa pagina*);
          - Il pesce al compimento -al massimo- del 6°-7° mese (PESCE SPADA -il migliore di tutti, e preferibilmente proveniente da animali di piccola taglia, per ragioni di accumulo di metalli pesanti nei muscoli del pesce-, trota, spigola -branzino-, cernia, merluzzo, cefalo, sarago, orata, NON sogliola -si riempie di metalli pesanti da inquinamento sul fondo del mare dove vive- nè tonno o altri sgombroidi -possono contenere una particolare scumbrotossina, la quale può generare reazioni orticariodi, regolarmente scambiate per allergia al pesce-), stando attenti alle spine (lo si cuoce -nella quantità di circa 80 grammi per volta- AL VAPORE -il metodo migliore, per circa 15'- o bollito o ai ferri o al MICROONDE, lo si sfibra e lo si mescola alla normale pappa, al posto della carne e del formaggio). Se si preferisce somministrare l'omogeneizzato del commercio, al posto del pesce fresco, si può dare il vasetto intero;
        - L’uovo, pure, al compimento -al massimo- del 6°-7° mese di vita. Si comincia con il tuorlo crudo (mettete un uovo fresco -col guscio ben lavato- in acqua che già bolle, e tenetecelo dentro per 2 minuti e ½ circa, sino a che l’albume -il “bianco”- non si sia rappreso, con il tuorlo rimasto, invece, crudo), da mescolare alla pappa. Si continua dopo una decina di giorni con il tuorlo cotto di un uovo sodo, e poi, dal 7°-8° mese, con l’albume -ricordate che IL “BIANCO” deve essere dato SEMPRE COTTO-. Naturalmente, quando date l'uovo evitate carme e pesce, onde non eccedere in proteine alimentari;
          - L’altra frutta. Dopo -al massimo- il 5°-6° mese somministrare, uno per volta, TUTTI gli altri tipi di frutta fresca, senza esclusioni (comprese le banane, l'anguria e le tanto temute fragole, le quali invece, se ben lavate -magari lasciandole a bagno in acqua e bicarbonato-, non hanno mai fatto male a nessuno. Tutti hanno paura delle allergie alla fragola, ma l’allergia alle fragole praticamente non esiste: in alcune persone particolarmente sensibili possono dare una specie di pseudo-orticaria “irritativa” -P.A.R.: Pseudo-Allergic Reactions degli Aa. Inglesi- se mangiate in grande quantità, ma non è affatto un’allergia, come tanti -a torto- ritengono). La frutta più “pericolosa”, nel senso di potenzialmente più allergizzante, è invece, in generale, quella con la buccia pelosa (albicocche, pesche e kiwi, in special modo), ma non è dandola tardi che si evita il problema: se qualcosa avrà prodotto fastidio al bimbo, si valuterà col medico se sarà il caso di eliminarla dall’alimentazione -e come e per quanto tempo- (purtroppo, le allergie ai vegetali, al contrario di quelle ad alimenti di origine animale -come latte e uovo-, sono spesso irreversibili, e talora, nei casi più seri, costringono ad allontanare l’alimento pericoloso per tutta la vita). Per la frutta secca (frutta a seme, la chiamano alcuni, si veda dopo: onde evitare di fare facili fesserie, tratto l'argomento compiutamente più in basso);
          - La pastina (la più piccola della Barilla o della Divella o della De Cecco andrà benissimo, ma, se si vuole, vanno bene in generale anche quelle preparate per la prima infanzia, come la Plasmon, la Mellin o la Milupa -sull’opportunità di utilizzare quelle speciali senza glutine non c’è accordo generale, ma a parere dei più, e anche modestissimo mio, non hanno nessuna utilità reale-), o la granella di riso, da quando il piccolo o la piccola dimostreranno di gradirle (dopo il 7° mese ogni momento sarà buono per provare a darle: è solo una questione di gusto del piccolo per la consistenza “granulosa” della pappa, non certo di un problema digestivo). Il BENEFICO cioccolato (fondente!!! Se di buona qualità, non ha mai fatto male a nessuno e non è per nulla allergizzante -e non è vera quell'assurdità che sento ancora dire in giro, ovvero che farebbe venire i vermi...-) si darà già dagli 8-9 mesi;
          - Dal 10°-11° mese compiuto si potrà cominciare a dare un latte da bimbi un po’ più grandetti (come il Nidina 3, ottimo dal 10°-11°, e sino al 18° mese). Dopo l’anno e ½ di vita un buon latte “di crescita” andrà benissimo (latte MIO, per esempio, o latte DAVID, o PARMALAT Prima Crescita, ma ce ne sono tanti altri), o, al limite, se altro non si vuole ed è bene accetto, un latte INTERO di buona marca.

          - La frutta secca (frutta a seme). Nella precedente versione di questo stesso sito scrivevo, anch'io condizionato da insegnamenti giurassici (non ci sfugge nessuno, ahimè, neanch'io): "Frutta secca, con “cautela”, dopo i 10-12 mesi". Scemenze anche queste, senza fine e fondamento. Oggi si sa (si tratta di dati di ricerca di recentissima letteratura, badate, non di mie intemerate) essere vero esattamente il contrario: la tolleranza immunologica intestinale si acquisisce molto presto, mediante contatti alimentari precoci, specie se il bimbo sia allattato al seno -e questo è tanto più vero per gli alimenti vegetali FORTEMENTE ALLERGIZZANTI (e anche per l'uovo), come noce, nocciola, arachide, pesche, albicocche, kiwi-: pertanto, DA SUBITO, fin dal 4° mese, con l'inizio del divezzo, date ai Vostri bimbi piccolissimi -"piccolissini" si riferisce sia all'età dei bimbi che alla dimensione del bocconcino- assaggi di Nutella (noto antidepressivo a base di cacao, latte, nocciole e poco altro, c'è in quasi tutte le case) e burro di arachidi (si compra alla COOP). Se non vi piace il concetto "industriale" della Nutella, schiacciate ben bene (polverizzate) -fate estrema attenzione al fatto che, trattandosi di semi abbastanza piccoli, rimane sempre in agguato il "rischio soffocamento" per inalazione in trachea!!!- le nocelle comprate alla festa del patrono di turno -una strapaesana in giro si trova sempre-, e fategliene assaggiare un po'. Le mangerete insieme ai Vostri pargoli, piaceranno a Voi -chè ogni tanto è bello tornare a quando si era bambini pure noi- e pure a loro -in incognito vi ringrazieranno: garantisco che "sanno" meglio delle schifezzuole sciapite che gli diamo da mangiare all'inizio dello svezzamento-. Ma quanto presto non è troppo presto? "Io mi svezzo da solo", recitava da Trieste il grande Franco Panizon, dando espressamente ragione a quanto avevano sempre fatto, in umile silenzio, le nostre nonne (e noi presuntuosi per 30 anni a irriderle senza pudore; e senza sapere che un bel giorno, in Firenze, l'altrettanto grande Alberto Vierucci -alle soglie dell'imminente pensionamento- avrebbe recitato per tutti il "Contrordine Compagni"). Sapete come cominciano in maniera naturale lo svezzamento le mamme di tante popolazioni del terzo e quarto mondo, prive del necessario per vivere loro, figurarsi per comprare prodotti Mellin o Plasmon per il divezzo? Rimasticano ("premasticano") i "loro" cibi finemente in bocca, e poi li passano, frammisti a saliva, ai loro tenerissimi pargoli (già dal 2° mese di vita). Pessima abitudine dal punto di vista igienico (non foss'altro che per il rischio concreto di passargli l'Helicobacter Pylori), inconsapevolmente geniale, invece, per insegnare all'intestino immaturo dei loro bimbi a tollerare i primi alimenti diversi dal latte di mamma (entrambi i fluidi, la saliva e il latte della mamma, contengono infatti una serie di sostanze capaci di modulare nel verso della tolleranza il sistema linfatico intestinale in evoluzione). Grandezza di Dio (o di Madre Natura: fate un po' Voi)!!!

          - Rammentate sempre la regola aurea che SALE E BISCOTTI (in qualunque forma ve li vendano o propongano) VANNO DATI SEMPRE DOPO IL COMPIMENTO DEL 1° ANNO DI VITA!

          - Per prevenire, in alcuni bimbi dalla cute più sensibile, l’eventuale rossore provocato a labbra, mento e intorno alla bocca, dalla salivazione e da alcuni alimenti (parmigiano e pomodoro, primi fra tutti), va bene della Vaselina Bianca: se ne spalma un bel po’ sulla pelle prima del pasto, e poi con dello Scottex, alla fine, si pulisce quel che ne resta (non è affatto tossica in caso di eventuali "leccamenti", in quanto non si assorbe a livello intestinale).

          - *Si prendano 50 grammi di circa delle carni descritte sopra, si bolliscano per 10 minuti circa in 100 grammi del brodo di verdure senza sale già prepapato prima; si raccolga dall'acqua la carne e la si frulli finemente -chi ha il "Bimbi" è facilitato nel compito, ma va bene anche un minifrullatore da 20 Euro comprato al supermercato-, quindi la si bollisca una seconda volta nella stessa acqua brodosa di prima; si aggiunga il tutto alla crema di riso o al semolino, e il gioco è fatto. Se si vuole, si può evitare di rivoluzionare la cucina, tutte le volte che si debba preparare la pappa, approfittando del tempo libero del fine settimana al fine di preparare 500 grammi circa di carne tutti insieme appassionatamente -il "tutti" si riferisce sia ai grammi, che ai componenti la famiglia, papà, mamma, nonni, eventuali fratellini, zie e zii che non mancano mai, etc. etc.-, e poi congelando delle polpettine in porzioni singole, polpettine di 40-50 grammi l'una che potranno tirarsi fuori dal freezer -nel corso della settimana- 1/2 ora prima di prepapare la pappa. Ho fatto così -per mesi- con mia figlia, un po' di pazienza e potete farlo anche Voi -con la garanzia che la carne sappia proprio di carne, quella che avrete scelto Voi-. Buon lavoro.

... La vita vince sempre!!!